PALERMO E IL SUO PICCOLISSIMO LIBRO
PALERMO E IL SUO PICCOLISSIMO LIBRO. La mia Palermo è una città che ha numerose contraddizioni, e viverci non è facile. Ma come contraltare ha una storia, e tesori artistici unici. Le dominazioni che si sono succedute nell’arco della sua storia, hanno lasciato dei tesori inestimabili. Oggi mi soffermo su una curiosa collezione di libri. Infatti a Palermo è custodita una tra le collezioni di libri più antichi e più piccoli al mondo. Il più interessante è sicuramente quello che i Salmin nel 1897 stamparono, un libro che riporta la “Lettera di Galileo a Madame Cristina di Lorena”.
Il piccolo libro è custodito con amorevole cura da Padre Mario Sciortino nell’antica Biblioteca dei Frati Cappuccini del capoluogo siculo. Questa splendida opera d’arte è un pezzo interessante di miniatura. Le sue misure sono 15 x 6 millimetri. Fu stampato con caratteri mobili chiamati “occhio di mosca”, in corpo due. L’opera certosina fu ideata da Antonio Farina.
Farina fu uno degli incisori più importanti della Stamperia Reale di Torino. La Biblioteca, meta di consultazione per studenti e studiosi, è un prezioso scrigno di sapere che rappresenta per la nostra città un vero fiore all’occhiello. L’antica Biblioteca dei Frati Cappuccini è uno di quei itinerari spesso sconosciuti, ma da vedere per chi ha la possibilità di visitare la città. Buona lettura.